Lucherino Dorso Nero

Carduelis psaltria

descrizione:

Lunghezza circa 11 cm. E' insieme al tristis l’unico spinus a presentare gli specchi alari bianchi. Inconfondibile la livrea del maschio interamente nero brillante superiormente e giallo carico nella pagina inferiore. Più mimetico il piumaggio delle femmine interamente verde/giallastro e con ali e coda brunicce. Lievi differenze cromatiche permettono la differenziazione tra soggetti appartenenti alle varie sottospecie.

distribuzione e habitat:

Abita con 5 differenti sottospecie tutte le zone a clima temperato di Stati Uniti, Messico, Cuba, Venezuela, Colombia, Ecuador e Perù. Nella stagione invernale compie delle parziali migrazioni a Sud dove il clima più mite garantisce disponibilità di semi immaturi per periodi più lunghi. Occupa preferibilmente le zone collinari o pianeggianti caratterizzate da abbondante vegetazione prativa ma si può individuarlo anche in aree semidesertiche caratterizzate dalla vicinanza di corsi d’acqua. La sua dieta è sommariamente assimilabile a quella del ns. cardellino.

 

 

                  

 

 

Note

Al pari del c.tristis e del c.lawrence con i quali diversi autori lo accomunano (trattasi insieme al c.pinus degli unici lucherini distribuiti in nord america) anche il dorso nero compie una muta nuziale anche se la trasformazione della livrea è meno spettacolare delle succitate specie. Le diverse sottospecie si caratterizzano per una certa varianza nel colore dei maschi (si va dal dorso verde della sub. Hesperophila alla massima espressione del nero su dorso ali e coda rinvenibile nel colombianus).

In cattività si dimostra decisamente più adattabile di quanto la letteratura specializzata indichi forse per il fatto che comunque non si tratta di specie spiccatamente montana (vedi negrito della Bolivia). Pur tuttavia come tutti gli spinus sudamericani va considerato un soggetto giustamente delicato per cui andrebbe alloggiato in ambienti asciutti che non subiscano un abbassamento della temperatura troppo prossima allo zero.

Particolarità pressoché unica, sino ad ora riscontrata in cattività solo nel dorso nero, che lo distingue decisamente da tutti gli altri appartenenti allo stesso genere, è l’estrema variabilità del periodo riproduttivo allorquando si gestiscono esclusivamente con la luce naturale. Orientativamente dopo oltre sette anni di esperienza ho verificato che il ciclo  riproduttivo e plurimo nell’anno e si concentra all’incirca nei periodi di febbraio/maggio e settembre/novembre ma tuttavia esiste una certa variabilità a seconda della sottospecie (più regolari i colombianus rispetto alla sottospecie nominale) e all’età dei riproduttori (determinante il periodo di nascita delle riproduttrici). La maggiore difficoltà incontrata nel riprodurre questa specie, infatti, è quella di cercare di sincronizzare l’entrata in estro della coppia atteso anche l’estrema variabilità del periodo di muta. La circostanza, peraltro, impone comunque la presenza di diversi maschi in allevamento (pari o anche superiore alle femmine) al fine di assicurarsi maggiori opportunità di allestire una coppia allorquando la femmina manifesta il desiderio di nidificare. Per quanto ovvio tali problematiche dovrebbero trovare una più semplice soluzione qualora si disponesse di un locale interno illuminato artificialmente che consenta la programmazione dell’entrata in estro e/o della fase di riposo. Tra le varie specie allevate il dorso nero si è dimostrato il più docile tra i suoi consimili ma anche il meno prevedibile in quanto a comportamenti. I maschi in piena fase amorosa, comunque, diventano decisamente aggressivi.

Dalle mie osservazioni devo dire, però, che tale comportamento forma parte integrante del corteggiamento per cui le zuffe che spesso si susseguono alle classiche parate nuziali tipiche di tutti gli spinus (canto sostenuto e ali allargate ad evidenziare gli specchi bianchi) di fatto inducono nella femmina il comportamento riproduttivo. A riprova di ciò, a differenza di altre specie, quando il nido viene completato ed inizia la deposizione, in genere, non allontano i maschi che tornano quasi immancabilmente ad essere i partner amorevoli e pieni di attenzioni per le rispettive compagne.

Quanto ad alimentazione e fase riproduttiva vi rimando all’articolo che ho scritto per la rivista ALCEDO su questo affascinante lucherino.

 

FOTO DORSO NERO

 

Home